L’impegno del pubblico: Esprima la sua opinione sul futuro delle nanotecnologie

Di Lesley Tobin, Istituto di nanotecnologie (UK)
Uno degli scopi principali del progetto Nanochannels è scoprire l’opinione e le aspettative delle persone nei confronti delle nanotecnologie e fare in modo che siano informati su, e discutano dei, rischi e benefici ad esse correlati.   Ad oggi nel quadro del progetto sono stati condotti sondaggi online in sette lingue che hanno ottenuto grande riscontro.


Attualmente, come parte integrante del progetto Nanochannel, sono stati tenuti gruppi di focalizzazione dal vivo con membri del pubblico in tutta Europa inclusi sportivi, commercianti, pensionati e genitori. Tali dibattiti non vertevano semplicemente sulla comprensione del punto di vista delle persone sui nanoprodotti, ma sono state anche prese in esame altre questioni, quali l’efficacia di differenti forme di mezzi di comunicazione, inclusi stampa, siti di social network e radio, per quanto riguarda la diffusione dell’informazione scientifica al pubblico e il tipo d’informazione che le persone prediligono. Le persone che hanno preso parte a tali gruppi di focalizzazione hanno anche espresso le proprie opinioni su questioni relative alla fiducia nei confronti di governi, comunità scientifica e marchi di prodotti. Cosa ancora più importante, questi gruppi di focalizzazione non rappresentano un mero esercizio accademico: il dibattito svolto in seno a ciascun gruppo è stato trascritto e sarà inviato alla Commissione Europea affinché sia d’ausilio nel formulare nuove politiche vertenti sulle nanotecnologie e l’informazione pubblica.
 
Durante uno di tali gruppi di focalizzazione che si è tenuto nel Regno Unito, una varietà di punti di vista e questioni sono stati sollevati dai diversi partecipanti e sono stati trascritti in calce in modo che anche lei abbia l’opportunità di commentarli e di fare conoscere la sua opinione riportando le sue vedute in fondo:
 
“Quando si parla di affrontare e ridurre la resistenza all’introduzione delle nanotecnologie, si sta presumendo che ve ne sia? Non c’è pericolo di creare tale resistenza innanzi tutto suscitandone la consapevolezza? “

“Stavo leggendo dei calzini, del fatto che si possono pulire con particelle d’argento o qualcosa del genere?  Si diceva però che creano un problema ambientale e che stingono e si scoloriscono.”

“Molte persone s’interrogano sull’ambiente. Si sa per certo se questo prodotto è compatibile con l’ambiente? Cosa si deve fare quando lo si smaltisce?”

“ Si discute dell’eventualità che se ogni cosa diventa antibatterica effettivamente si finirà per creare un batterio super resistente. Tutti abbiamo bisogno di una certa esposizione ai batteri e se i  nostri copriletti, le lenzuola, i frigoriferi, i microonde e i computer saranno tutti sterili cosa succederà poi?

“Parliamo di qualcosa che ha a più che fare con la percezione maschile o femminile. Se queste sostanze sono presenti in articoli che hanno a che fare con l’auto e con i prodotti per lucidare l’auto gli uomini pensano “sembra fantastico, la mia auto avrà un magnifico aspetto” ma se si trovano in articoli  per  bambini, le persone diventano molto più restie ad utilizzarli?

“Ad oggi con la nanotecnologia abbiamo la possibilità di intervenire a livello di DNA, stiamo iniziando ad interferire con la natura.”

Q:(domanda) “Che genere d’informazione desidera?”
A: (risposta)  “E’ sicura?”

“Mi stavo interrogando sull’opportunità di utilizzare liberamente il termine per ragioni commerciali la dicitura per esempio “contiene nano-questo o quello” perché ciò conferisce una credibilità che forse non merita.”

“Se lo scaltro venditore commercializza bene il concetto, centinaia di persone acquisteranno merci di cui non hanno realmente bisogno.”

“Un aspetto che non è stato menzionato è che la fiducia nel marchio è il nocciolo della questione, se un importante negozio della via principale dice che va bene, allora va bene. Se un oscuro venditore di calzini dice che va bene, lo metterò in discussione. “Beh, se il commerciante della strada principale si è informato sul prodotto, in un certo senso anch’io mi fido E’ tutta questione di marchio, è del marchio che ci si fida.”

“Questa crema solare non ha l’etichetta. Nessuno sa che contiene nano-sostanze. Se si sa che contiene qualche genere di nanoparticella, si è contenti  di spalmarlo sul proprio figlio?”
“Beh, ovviamente sarà stato testato e i test a norma di legge sono molto rigorosi quindi sarà certamente sicuro”

“Penso che sia uno di quei casi in cui il governo dovrebbe assumere un approccio equilibrato, tuttavia in primo luogo si dovrebbe affidare al giudizio della comunità scientifica per avere le debite informazioni

“Nel mondo occidentale stanno accadendo molte novità entusiasmanti, e tutte dovrebbero servire a farci vivere meglio e ad essere più felici, tuttavia se ci si reca nei paesi in via di sviluppo si nota che le persone sono più felici di noi pur non avendo praticamente niente, certamente nessuna nanotecnologia, eppure vivono ugualmente la loro vita quindi non penso che ne abbiamo davvero bisogno.”

“Vorrei davvero saperne di più sui pro e i contro. Per esempio l’amianto inizialmente era una delle più grandi scoperte mai realizzate e guarda com’è andata a finire.”  Quindi dobbiamo davvero conoscere tutte le informazioni disponibili.”
“Non si può far finta che non sia mai stata inventata, è una tecnologia eccitante, ma bisogna essere cauti perché se questa costante spinta ad andare sempre più veloce, più forte, o quel che sia, non viene affiancata da un costante dibattito sull’etica potrebbero insorgere problemi.”
Lei concorda con tali affermazioni? Quali sono le sue opinioni su questi temi?
 
 

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